venerdì 11 aprile 2014

Razzismo senza confini

Obesi, gay o napoletani: quando il razzismo non ha confini

Pregiudizi, protezionismo e antimeridionalismo, cosa c’è dietro gli ultimi casi di intolleranza

del 11 Aprile 2014 06:25

Obesi, gay o napoletani: quando il razzismo non ha confini
La Confesercenti di Firenze ha aperto un'inchiesta,  Ebay ha rimosso l'annuncio e l’Unar, (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha aperto una propria istruttoria. La pubblicazione a Firenze dell'ennesimo annuncio di lavoro che vietava esplicitamente la partecipazione ai meridionali e agli stranieri, oltre che infiammare la polemica  sul web apre inquietanti scenari che credevamo ormai archiviati dalla storia. Un'inserzione che, prima di essere eliminata, compariva, con le stesse caratteristiche e le stesse limitazioni, anche a Roma, facendo pensare che a cercare banconisti anglofoni e nordici fosse una catena di enoteche o di gastronomia. L'accento meridionale come deterrente, dunque. Come indice di sciatteria e poca voglia di lavorare. Come stimmata rivelatrice di secoli di sfaticatezza. Questo accade oggi, in un mercato del lavoro asfittico e povero di opportunità per tutti, italiani di tutte le latitudini, stranieri, uomini e donne. Un mercato in cui alcuni mettono comunque paletti ridicoli e offensivi, o in cui alle segretarie è richiesta ancora la "bella presenza". Un mercato, dunque, che in barba alle leggi discrimina non solo i meridionali, ma le donne, le persone grasse, quelle obese, quelle che secondo alcune assurde regole non scritte ma largamente applicate non si conformano alla presunta normalità. Per non parlare dei gay o dei transgender. L'antimeridionalismo di ritorno si piazza tra questi razzismi, però, al posto d'onore. Per ragioni che affondano nella storia e si abbeverano ai luoghi comuni, corroborate da una sorta di protezionismo di derivazione leghista che ha attecchito e trovato casa in chi, in piena crisi e a rischio default, aveva bisogno di dare un connotato al nemico. E questo nemico ha oggi il volto di chi, in un mondo globalizzato, giustamente espande la propria ricerca di lavoro oltre il suo indirizzo di casa, oltre la sua regione, come fanno i giovani di tutto il pianeta. Qui, in questa Italia che a sorpresa tira fuori il suo carattere di paese in bianco e nero degli anni '60, i confini vengono ritracciati e ribaditi, con facce arcigne e sopraccigli aggrottati, e un manovale con la licenza elementare di Treviso vale di più di un laureato e masterizzato di Eboli. Dove Cristo, anni fa si è sì fermato, ma poi, vivaddio, è ripartito.

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