mercoledì 9 aprile 2014

A volte ...........

L’Agenzia delle Entrate scrive alla mamma di Riccardo

Il direttore regionale: “sconcertante” il caso della tessera sanitaria al piccolo morto, “le sono vicino come papà”

del 08 Aprile 2014 05:51

L’Agenzia delle Entrate scrive alla mamma di Riccardo
L’Agenzia delle Entrate ha un’anima, un volto umano, un nome che sa di dolce, tenero, quello del suo direttore regionale, che ha compiuto, ieri, un gesto semplicissimo, che in qualsiasi mondo civile dovrebbe essere considerato scontato, ma che qui da noi, dove tutto è ridotto a numeri e a fredde comunicazioni burocratiche, diventa un raggio di sole che squarcia le nuvole, l’anormalità.
Parliamo di Libero Angelillis, direttore regionale dell’Agenzia, che il 2 aprile scorso ha scritto una lettera ad Anna Magri, mamma del piccolo Riccardo Improta, per manifestarle la sua solidarietà, lettera che Anna ha aperto ieri mattina e che le ha cambiato la giornata.
Come ricorderete, Riccardo è morto cinque anni fa per leucemia linfoblastica acuta, nella Terra dei fuochi, ma la Sogei, qualche settimana fa, a distanza di anni dalla sua morte, gli ha fatto recapitare a casa la tessera sanitaria con una bella lettera di accompagnamento a firma Caldoro. Un episodio, successivamente definito “spiacevole” dall’ufficio stampa della Regione, in un comunicato in cui attribuiva tutte le responsabilità dell’invio alla Sogei. Ebbene, Libero Angelillis scrive alla mamma di Riccardo perché colpito proprio da questa notizia, letta sui giornali: “Ho appreso dalla stampa lo sconcertante episodio del recapito della tessera sanitaria intestata a suo figlio. Sono rimasto particolarmente scosso pensando a quello che può aver provato in quel momento”, scrive. Finalmente uno che non definisce “spiacevole” ma “sconcertante” l’invio di una tessera sanitaria a un bambino morto nella Terra dei fuochi da cinque anni.
Basterebbe già solo questo a rendere unica la lettera, ma Angelillis continua: “Non ci dovrebbero essere scuse per errori simili. Non le scrivo per rappresentare le ragioni dell’Agenzia delle Entrate – peraltro non responsabile dei mancati aggiornamenti dei dati anagrafici dei cittadini – quanto per esprimerle umana vicinanza e profondo rispetto per il suo dolore”. Niente scuse, dunque, avvisa il direttore regionale della Campania, non ce ne sono, non sono possibili, non c’è altro da fare che esprimere rispetto e dolore. Parole che dovrebbero essere scontate, naturali, ma che dopo quel freddo comunicato scaricabarile della Regione sembrano quasi un arcobaleno.
“Come padre, prima ancora che come uomo delle istituzioni – continua Angelillis – sento di manifestare piena solidarietà per la sua vicenda personale e grande apprezzamento per l’impegno che sta profondendo insieme ad altri a difesa del diritto alla salute dei cittadini e soprattutto dei bambini della devastata terra dei fuochi”. Non solo si scusa, Angelillis, manifesta la sua vicinanza e il suo rispetto,  ma ringrazia persino Anna per il suo impegno. E stupisce tutti quanti noi.
“Dopo tanta tristezza una gioia – cometa Anna Magri – la dimostrazione che non sono tutti uguali, nelle istituzioni, che non tutti se ne fregano, che non per tutti è scontato accada una cosa del genere. E anche la certezza che non stiamo perdendo tempo”.
E sorride Anna, e anche la sua voce sorride, finalmente: dopo giorni resi bui dall’aver ricevuto una lettera intestata al figlio morto, torna anche a credere di poter fare davvero qualcosa per la sua terra. Grazie a una lettera da parte dell’Agenzia delle entrate, grazie a un volto umano e a parole così semplici che dovrebbero far vergognare chi ancora non ha trovato il tempo di pronunciarle, o scriverle.

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