martedì 29 aprile 2014

Cosa accade se gli Stati Uniti dichiarano il default

Cosa accade se gli Stati Uniti dichiarano il default

Vari scenari e una certezza: qualcuno non sarà pagato. Il tetto al debito pubblico è stato innalzato 74 volte dal 1962

Cosa accade se gli Stati Uniti dichiarano il default
New York, 27 lug. (TMNews) - Se entro il 2 agosto democratici e repubblicani non avranno trovato un accordo per alzare il tetto del debito pubblico, fissato per legge e raggiunto lo scorso 16 maggio a 14.294 miliardi di dollari, il governo degli Stati Uniti rischia di dover dichiarare il default tecnico, cioè dovrà dichiararsi tecnicamente insolvente. Quello è infatti il giorno dopo il quale il Tesoro non avrà più fondi per soddisfare le proprie obbligazioni. Quello che succederà esattamente in caso di default non è chiaro, ma la certezza è che qualcuno tra i creditori del governo - dai detentori di titoli di Stato che devono ricevere gli interessi fino ai soldati che devono essere pagati - sarà lasciato a secco.

Uno studio del 1985 del Government accountability office, l'agenzia indipendente del Congresso che esamina la spesa pubblica, aveva concluso che in caso di default, il Tesoro aveva il potere di decidere quali pagamenti effettuare per prima. Un altro studio, condotto dall'ufficio ricerche del Congresso, sembra suggerire che il Tesoro può continuare ad effettuare pagamenti sul debito ritardando quelli a cittadini, fornitori ed enti locali. Ma lo studio sottolinea che i mercati potrebbero comunque perdere fiducia nella capacità del governo di far fronte alle sue obbligazioni, cosa che farebbe schizzare verso l'alto i costi degli interessi sul debito. E il segretario al Tesoro Tim Geithner ha detto che qualsiasi soluzione temporanea di questo tipo avrebbe le stesse devastanti conseguenze per l'economia di un default.

Sempre secondo il Gao, il governo federale non ha mai fatto default perché è sempre riuscito a ripagare i possessori dei titoli di Stato. Alcuni esperti hanno però segnalato che in tre occasioni (1790, 1933 e 1979) il governo ha dovuto ristrutturare il debito pubblico: eventi che avevano fatto salire notevolmente i tassi d'interesse di breve periodo. E nell'ultimo decennio si è rischiato per cinque volte (l'ultima nel 2009) di raggiungere il tetto del debito fissato per legge ma, similmente a quanto successo lo scorso maggio, il Tesoro era sempre riuscito con misure straordinarie a evitare di sforare il limite. Il tetto al debito pubblico esiste per legge dal 1917 ed è stato innalzato regolarmente negli anni: secondo l'ufficio contabilità del governo federale, per ben 74 volte dal 1962.

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