sabato 13 luglio 2013

Ancora non siamo allo stile Gomorra


Fonte foto: www.laterradeifuochi.it



                                        Caivano avvelenata dai rifiuti tossici. Sequestrati terreni agricoli.

                                   Scoperta shock del Corpo forestale dello Stato.
                                                            11/07/2013, 11                                                                                                       CAIVANO - Continua la battaglia nella "Terra dei Fuochi". Nella periferia di Caivano, il Corpo forestale 

dello Stato ha ritrovato, al di sotto di un terreno coltivato a cavoli, fusti di rifiuti tossici.
 Dal sottosuolo sono emersi scarti industriali, solventi chimici altamente aggressivi, scorie di 
fusioni di vetro e materiali contenenti fibre di amianto. Il tutto a soli 50 centimetri dalla superficie
, tra l’incredulità dei militari e con l’ovvia questione che pone un grosso punto interrogativo sui
 prodotti agricoli che finiscono sulle nostre tavole e che per anni gli utenti hanno consumato in 
Campania ma non solo. La scoperta è avvenuta a soli sette giorni di distanza da un altro sequestro
 quando la Procura di Napoli aveva fatto sigillare cinque pozzi 
le cui acque erano risultate inquinate, le stesse che irrigavano i campi circostanti 
nei quali si coltivano cavoli e pomodori.
 I lavori di sequestro sono stati coordinati dal primo dirigente Sergio Costa, attraverso una procedura 
molto articolata: gli uomini del nucleo investigativo hanno prima analizzato alcune foto, poi sono stati 
fatti degli appostamenti e infine effettuate le opere di scavo dalle quali sono emerse le scorie. Sul luogo
 del sequestro presente anche il parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello, che sta portando avanti la
 sua battaglia per cercare di porre rimedio ai disastri della “Terra dei Fuochi”. Il sequestro preventivo,
 si legge in una nota della Procura, “si è reso necessario, al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica”. 

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